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Sei un operatore nel settore dei massaggi e vuoi rispondere con competenza al numero crescente di pazienti che cercano una soluzione alternativa ai tradizionali rimedi farmacologici per risolvere alcune disfunzioni?
Ecco perché abbiamo raccolto una serie di nozioni su una pratica molto antica proveniente dall’estremo oriente: la riflessologia plantare.
Data la larga diffusione di tale pratica, spesso sentirai parlare di:
- Riflessologia plantare cervicale
- Riflessologia plantare per il duodeno
- Riflessologia plantare per l’orecchio
- Riflessologia plantare per mal di gola
- Riflessologia plantare per mal di testa
- Riflessologia plantare per l’ansia
- Riflessologia plantare per i denti
- Riflessologia plantare per i dolori mestruali
- Ecc.
Mal di testa, mal di denti, cervicale, dolori della gravidanza, sono tutti disturbi che coinvolgono parti diverse del corpo ma hanno un punto in comune: sono trattabili mediante dei massaggi mirati ai nervi corrispondenti posti nei piedi. Continua a leggere per scoprire di più a tale riguardo.
Cos’è la riflessologia del piede?
Quando si parla di riflessologia del piede, o riflessologia plantare, ci si riferisce ad un metodo di massaggio mirato in cui da specialista operi esclusivamente, come si può dedurre dal nome della pratica, sui piedi.
Come accennato in precedenza, tale tecnica ha origini molto antiche. Sembra infatti che già più di 7000 anni fa fosse utilizzata, in Cina, in primis, e successivamente esportata anche in India e nei territori dell’antico Egitto.
La riflessologia plantare per la cura dei dolori si basa sul principio che, nei piedi, siano concentrate tutte le energie che circolano nel corpo umano le quali, nel momento in cui subiscono un’interruzione o una deviazione, provocano dolore e altre disfunzioni.
Inoltre, è stato scientificamente dimostrato (al contrario della tecnica della riflessologia della mano) che all’interno del piede sono presenti tutte le terminazioni nervose collegate ai vari organi, sistemi ed apparati del corpo.
È proprio per questo motivo che specifici punti della zona plantare, se correttamente massaggiati e sollecitati, possono indurre nel corpo del paziente sollievo dal dolore nelle diverse zone in cui si vuole agire a seconda della parte del piede trattata, seguendo la mappa del piede, concetto essenziale per lo svolgimento di questo tipo di terapia da parte di un professionista come te.
La mappa del piede: un riferimento per il professionista
Come appena affermato, il piede è come la stazione centrale di una grande città: tutti i collegamenti passano per di là. E come in una stazione passano i treni diretti poi verso la periferia, nel piede passano tutti i collegamenti nervosi collegati poi ai vari distretti del corpo umano.
Per sapere dove operare per curare o comunque lenire il dolore in una determinata zona, però, da professionista devi essere in grado di sapere quale parte del piede sollecitare.
Ed è proprio per questo motivo che, nel 1902, il chirurgo statunitense William Fitzgerald, considerato uno dei luminari di questa pratica di trattamento del dolore, individuò nella zona plantare tredici zone, dieci verticali e tre orizzontali, mediante cui fosse possibile, tramite una pressione adeguata ed eseguita in maniera corretta, agire su una zona periferica del corpo e quindi guarirla indirettamente, in maniera riflessa.
La mappa impostata da Fitzgerald ancora oggi fornisce agli operatori specializzati un valido riferimento nel momento in cui occorre intervenire e fare pressione per trattare il paziente. Ad esempio, alcuni organi vitali sono posti per metà su un piede e per metà sull’altro, mentre altri, i cosiddetti “doppi” invece, sono localizzabili in entrambi i piedi.
Ecco alcuni esempi di fasci nervosi nella zona plantare e di alcune parti del corpo corrispondenti:
- Le zone nervose dei seni frontali sono collocate sulla punta del secondo, terzo e quarto dito;
- I nervi corrispondenti alla testa, ovvero quelli che vengono sollecitati quando si intende curare il mal di testa con la riflessologia, sono collocati negli alluci di entrambi i piedi;
- I fasci nervosi degli occhi si trovano sotto il terzo dito, sia nel piede destro che nel sinistro;
- I nervi dei polmoni sono localizzabili nella zona centrale del cuscinetto che si trova alla base delle dita, in tutta l’estensione della pianta di entrambi i piedi. Da operatore esperto di riflessologia solleciterai questi nervi in caso di problemi come il mal di gola o di problemi di respirazione;
- L’area nervosa del cuore è piccola e si trova subito sotto quella dei polmoni ma solo nel piede sinistro;
- La zona di nervi corrispondenti allo stomaco si localizza al centro del piede, in corrispondenza della linea dell’arco dei piedi, anche se è considerato più utile lavorare sul sinistro rispetto al destro. Spesso si opera in questa zona nervosa in caso di cura di riflessologia in stato di gravidanza;
- I fasci nervosi del fegato sono collocati nella stessa zona dello stomaco, ma in questo caso si trovano solo nel piede destro;
- I nervi che corrispondono al pancreas e al duodeno si trovano appena sotto la zona dello stomaco, tra il tallone ed il centro della pianta del piede;
- L’area di nervi corrispondente ai reni e alle ghiandole surrenali si trova subito sotto la zona del duodeno e del pancreas, all’altezza dell’alluce. Essendo i reni un organo definito doppio, la zona nervosa da sollecitare è reperibile, come accennato in precedenza, sulle piante di entrambi i piedi;
- L’area nervosa del colon traverso, appendice-ileo, del colon ascendente e di quello discendente compone un cerchio che coinvolge entrambi i piedi. Il professionista eseguirà il massaggio partendo dal piede sinistro e coinvolgendo nel corso della seduta la zona della base delle dita, l’area del calcagno, la parte morbida da cui ha origine l’arco plantare e l’area dello stomaco già nominata in precedenza. È utile operare in queste zone nel corso di una cura di riflessologia per problemi come la stitichezza o la dissenteria, oppure semplicemente per favorire la digestione e, quindi, l’eliminazione di scorie. Oltre che per queste motivazioni, è utile ricorrere alla riflessologia in queste zone anche in caso di dolori mestruali;
- I fasci nervosi della colonna vertebrale sono collocati al centro di entrambi i piedi, su tutta la lunghezza del piede. Il professionista lavorerà su questa zona di nervi in caso di cura di riflessologia plantare per cervicali, dolori alla schiena o anche per il mal di testa. Tra le varie cause, infatti, questo fastidioso disturbo può essere originato dalla cattiva postura e quindi prevenibile con delle stimolazioni mirate alla zona vertebrale.
Grazie a queste linee guida sulla localizzazione delle varie zone nervose nel corpo umano, da professionista riflessologo sarai in grado di operare sul paziente offrendogli la migliore esperienza possibile e offrendogli quindi una valida alternativa di grande efficacia.
Tutti i vantaggi che possono derivare dalla riflessologia plantare
Giunti a questo punto è bene mettere in evidenza tutti gli aspetti positivi che possono derivare da una seduta di riflessologia plantare, oltre che all’eliminazione del dolore, offerti da questa pratica orientale.
Ecco alcuni vantaggi della riflessologia del piede:
- Permette al corpo di migliorare la circolazione del sangue, favorendo quindi una maggiore ossigenazione dei tessuti, e un miglior funzionamento del sistema linfatico, il quale favorisce l’espulsione di sostanze di scarto dal corpo del paziente;
- Il corpo si depura in quanto la riflessologia del piede agisce, tra le altre cose, su degli organi il cui compito è quello di espellere ed eliminare le tossine prodotte dall’organismo, garantendo quindi una miglior qualità di vita;
- Favorisce lo scorrimento dell’energia all’interno dell’organismo, impedendo quindi che questa si intasi o si blocchi. Come già sottolineato, se l’energia che circola all’interno del corpo si blocca o comunque subisce una deviazione, c’è il rischio che si incorra in dolori, fisici e psicologici. Proprio per questo motivo sono sempre di più le persone che si affidano alle cure degli esperti di riflessologia plantare per l’ansia, ristabilendo quindi all’interno del corpo una condizione di pieno equilibrio e armonia in cui l’energia scorre senza deviazioni;
- Sicuramente un altro beneficio della riflessologia dei piedi è quello di rilassare il paziente che decide di sottoporsi a questo tipo di trattamento. Questa tipologia di massaggio mirato, infatti, è utile all’organismo per liberarsi dalle tensioni, aiutando quindi anche il sistema nervoso ed eliminando eventuali stati d’ansia presenti nel paziente. Esistono addirittura alcune tipologie di massaggio plantare il cui scopo ultimo è quello di far rilassare l’individuo ed aiutarlo a raggiungere la piena armonia della mente;
- Il vantaggio principale di questo tipo di pratica è l’eliminazione del dolore mediante l’azione diretta sul sistema nervoso periferico il quale, se sollecitato seguendo lo schema della mappa del piede, invia impulsi al sistema nervoso centrale che, a sua volta, comunica con l’encefalo che produce endorfine, alleviando o addirittura eliminando il dolore.
Infine la riflessologia plantare è una pratica molto consigliata, come accennato poco fa, alle donne in stato di gravidanza.
Cosa sapere sulla riflessologia plantare in gravidanza
Nausea, ritenzione idrica, e dolori alla schiena sono solo alcuni dei problemi che una donna in stato di gravidanza è costretta ad affrontare a partire dal secondo trimestre di tale percorso. Anche in questo caso la riflessologia plantare può rivelarsi un importante alleato per la sua capacità di intervenire sulla disfunzione di determinati organi ed apparati.
Disturbi come nausea ed ipersensibilità olfattiva, oltre che gustativa, possono influenzare, ovviamente in maniera negativa, la corretta procedura di digestione. Il riflessologo professionista, in questo caso, andrà ad agire sulle zone del piede in cui si concentrano le aree nervose del fegato, dello stomaco e dell’intestino, in particolare nella zona del duodeno.
Un altro valido aiuto che la riflessologia plantare può offrire in questi casi è quello di stimolare il sistema linfatico, favorendo la circolazione e, di conseguenza, l’espulsione di tossine e liquidi.